RIENTRO DEI DOCENTI E RICERCATORI: LAVORATORI IMPATRIATI.

Rientro dei cervelli

Il Decreto Crescita apporta significative modifiche alla disciplina degli impatriati (art. 5, D.L. n. 34/2019). Viene infatti ammessa la possibilità di beneficiare del regime anche ai soggetti titolari di reddito assimilato a quello da lavoro dipendente e ai titolari di reddito d’impresa a condizione che trasferiscano la residenza in Italia a partire dal 2020.

Viene incrementata da 50 al 70% la percentuale di riduzione dell’imponibile e sono semplificate le condizioni per l’accesso. Sono introdotte maggiori agevolazioni fiscali per ulteriori 5 anni in presenza di specifiche condizioni (numero di figli minorenni, acquisto di unità im-mobiliari di tipo residenziale in Italia e trasferimento della residenza nel Mezzogiorno).

Inoltre, possono accedere ai benefici fiscali i lavoratori italiani non iscritti all’AIRE rientrati in Italia a decorrere dal 1° gennaio 2020 purché abbiano avuto la residenza in un altro Sta-to ai sensi di una Convenzione contro le doppie imposizioni sui redditi nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento in Italia.

Viene inoltre previsto che per i docenti e i ricercatori che trasferiscono la residenza in Italia a partire dall’anno 2020:

– si incrementa da 4 a 6 anni la durata del regime di favore fiscale;

– si prolunga la durata dell’agevolazione fiscale a 8, 11 e 13 anni, in presenza di specifiche condizioni (numero di figli minorenni e acquisto dell’unità immobiliare di tipo residenziale in Italia).

 

 

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